Resta dove sei e poi vai di John Boyne - Rizzoli, 2013
recensione di Margherita Martini classe 3F Scuola Bresadola
scelta dalla curatrice de "I libri di Jasmine" per il giornalino PRIMA PAGINA
Ci troviamo a Londra nel 1914. Alfie ha cinque anni quando anche in Europa si inizia a parlare della Grande Guerra. E il suo caro padre Georgie si arruolerà nell’esercito insieme a tanti altri uomini per difendere la propria Patria. All’inizio pare essere la scelta migliore, quando Georgie raccontava, nelle regolari lettere cariche di speranza, che presto sarebbe tornato a casa e che per Natale tutto sarebbe finito; ma la corrispondenza si farà presto sempre più saltuaria e cupa fino a smettere del tutto. La situazione economica a casa di Alfie diventa precaria e così egli decide di non frequentare più la scuola per andare in stazione a fare il lustrascarpe. Ed è così, che grazie a uno dei suoi clienti, Alfie riuscirà a scoprire dov’è il suo papà….
In questo romanzo l’autore ci racconta com’era la vita di questi uomini obbligati ad andare in guerra, vista dagli occhi della famiglia e in parte dal soldato stesso. Vuole farci riflettere sul valore dell’amore e su cosa l’amore ci spinge a fare.
Ho trovato molto interessante il personaggio di Joe Patience, grande amico di infanzia di Georgie. Mr. Patience è un obbiettore di coscienza e ritiene che la guerra non possa risolvere nessuna rivalità tra gli Stati.
Nel romanzo sono presenti anche tanti altri uomini che la pensano come lui, a cui viene data una piuma bianca per marcarli come “codardi”. Condivido pienamente il valore del messaggio che lo scrittore ci vuole dare.
Avrei preferito che la storia fosse raccontata in prima persona da Alfie, in modo che fossero maggiormente presenti le descrizioni degli stati d’animo.
Consiglio la lettura di questo romanzo sia ai ragazzi sia agli adulti. IL MIO VOTO: 8
L'AUTORE
JOHN BOYNE è nato a Dublino nel 1971 e ha studiato Letteratura inglese al Trinity College. È l’autore di uno dei più clamorosi bestseller internazionali degli ultimi anni, Il bambino con il pigiama a righe, divenuto poi un film di Mark Herman, oltre che dei romanzi Il ragazzo del Bounty (Rizzoli 2009), La sfida (BUR 2010), e Il bambino con il cuore di legno (Rizzoli 2010), tradotti in oltre quaranta lingue. Vive e lavora a Dublino.
FONTE: www.rizzoli.rcslibri.corriere.it